Come la Ferrari affronta il periodo di sosta obbligatorio tra Spa e Zandvoort, cercando di migliorare le prestazioni delle monoposto.
Il lasso di tempo tra il Gran Premio di Spa e quello di Zandvoort rappresenta una fase cruciale per la Ferrari in questa stagione di Formula 1. Durante questo intervallo, i team sono obbligati a chiudere le fabbriche per un periodo di due settimane, una pausa nota come “shutdown”.
Questo periodo di sosta limita notevolmente il tempo disponibile per lavorare sulle monoposto, rendendo difficile apportare miglioramenti significativi o risolvere problemi tecnici in modo rapido ed efficace. In pratica, Ferrari ha a disposizione solo la settimana post Belgio e quella di preparazione all’Olanda per lavorare sulle vetture e prepararsi al meglio per i prossimi Gran Premi.
La strategia di Ferrari per tornare competitivi
Per la Ferrari, che sta cercando di recuperare terreno rispetto ai suoi rivali, questo periodo è particolarmente delicato. Frederic Vasseur, il team principal della Ferrari, ha assicurato che a Maranello si sta lavorando intensamente per tornare al livello di competitività di inizio stagione, sperando anche in ulteriori miglioramenti.
Vasseur ha sottolineato l’importanza di ogni minimo guadagno, evidenziando come anche piccoli miglioramenti possano fare una grande differenza in termini di performance. La determinazione del team è evidente: ogni giorno di lavoro disponibile viene sfruttato al massimo per apportare modifiche e miglioramenti alle monoposto.
Il problema del bouncing e le sfide tecniche
Un elemento critico che la Ferrari deve affrontare è il problema del bouncing, un fenomeno che causa una perdita di carico aerodinamico a elevate velocità, risultando deleterio per le prestazioni della monoposto.
Questo problema è emerso nuovamente a Spa, influenzando le prestazioni della SF-24 soprattutto nelle curve veloci. Vasseur ha spiegato che eliminare il bouncing è già un fattore prestazionale significativo, poiché influisce sia sul carico aerodinamico che sulla confidenza del pilota. Un aggiornamento che migliora la performance ma rende la vettura più imprevedibile potrebbe avere un impatto negativo complessivo, causando una perdita di fiducia del pilota.
Frederic Vasseur ha sottolineato come tutte le squadre stiano spingendo al limite dello sviluppo, portando a una maggiore convergenza delle prestazioni tra i vari team. Questo spiega perché il gap tra Ferrari e Red Bull si è ridotto rispetto agli anni precedenti. Ad esempio, in Ungheria, il divario tra Ferrari e Red Bull si è ridotto da 65 a 20 secondi rispetto al 2023. Tuttavia, la stagione è ancora lunga e ogni squadra deve continuare a lavorare intensamente per migliorare e mantenere la competitività.
In questo contesto, la capacità di adattarsi rapidamente e sfruttare al meglio ogni opportunità sarà determinante per il successo nella seconda parte della stagione. La Ferrari è chiamata a una reazione decisa, puntando a incrementare il passo della SF-24 per competere ai massimi livelli e mantenere vive le speranze di lottare per il mondiale costruttori.